1 Gennaio 2010, una data da ricordare. Dall’unione di due storiche realtà del movimento cooperativo parmense nasce infatti la Cooperativa Aurora Domus, più di 2000 Soci ed un ambito di attività che copre tutti gli ambiti dei servizi alla persona. Questo all’interno del gruppo cooperativo paritetico Colser-Aurora –Domus, un gruppo che conta più di 5000 addetti, operante in tutta Italia con grandi capacità progettuali e gestionali.
A tre mesi mesi dalla partenza di queste nuove realtà, riportiamo la lettera di saluto di Cristina Bazzini, Presidente del Gruppo Cooperativo e l’intervista a Marina Morelli, Presidente di Aurora Domus.
Cristina Bazzini
E’ davvero con grande soddisfazione che mi rivolgo per la prima volta a tutti i soci e i dipendenti del nuovo Gruppo Cooperativo “COLSER-AURORADOMUS”.
Questa nuova immensa famiglia di circa 5.000 cooperatori.
Si sente spesso parlare di aggregazione e di integrazione tra imprese come scelta ineludibile per gli attuali scenari del mercato… molti ci pensano… davvero in pochi la fanno.
Noi ci abbiamo creduto. E se è pur vero che come cooperatori amiamo lavorare in silenzio, che il narcisismo dell’apparire non ci appartiene e che una “leadership”, che non coincide con la proprietà personale, consiglia sempre discrezione e modestia, è davvero difficile non farsi travolgere dall’entusiasmo nel comunicare, con un pizzico di enfasi, il grande risultato raggiunto.
Un percorso non facile e anche in un tempo relativamente breve. Due passaggi complessi quasi in uno: la costituzione del Gruppo Cooperativo tra COLSER, servizi alle imprese, e AURORA e DOMUS, servizi alle persone, e la fusione dei due marchi sociali per dar vita ad una “nuova” grande realtà in campo sociale, l’Aurora Domus.
Il Gruppo Cooperativo è senz’altro una delle più significative innovazioni, sino a poco tempo fa addirittura estranea al nostro ordinamento. L’idea, non semplice, di creare una direzione unitaria di gruppo su base contrattuale costituisce senza dubbio l’elemento di forza di questo progetto. Non solo quindi una forte alleanza politico-strategica, ma un vero patto tra imprese nella costituzione di un organo comune paritetico, il Comitato del Gruppo Cooperativo, con compiti di direzione e coordinamento unitario per l’assunzione delle decisioni del gruppo e delle società cooperative che lo costituiscono, al fine di delineare, elaborare ed attuare le linee strategiche imprenditoriali e commerciali, le strategie di promozione e comunicazione, le sinergie e le linee progettuali innovative comuni, i possibili percorsi graduali di omologazione delle realtà cooperative nelle procedure organizzative interne, nelle politiche di gestione del personale e in campo economico e finanziario.
Il primo grande obiettivo del Gruppo Cooperativo, dicevamo, è già stato raggiunto con la fusione e la nascita della “nuova” Aurora Domus. E non mancano neppure i primi grandi successi anche direttamente sul campo… E nel percorso di “contaminazione” tra le due grandi realtà cooperative ha trovato spazio anche l’evoluzione del Notiziario del Gruppo.
Passaggi forti, netti, chiari e precisi… e anche veloci. Passaggi e sfide fortemente motivanti e stimolanti, che creano e consolidano autorevolezza sul mercato e riconoscimento immediato da parte delle istituzioni, della committenza, degli abituali competitors. Ma passaggi che, al proprio interno, possono anche preoccupare, intimorire, creare qualche attimo di confusione e turbamento.
Ed è proprio qui che ritorna la sfida di sempre, che deve continuare a contraddistinguere il nostro percorso di cooperatori.
Perchè se è vero che “crescere” sembra la risposta più concreta ed adeguata che come imprese dobbiamo contrapporre all’attuale complessità del mercato e del sistema economico, consapevoli che la difesa del nostro esistente passa necessariamente attraverso lo sviluppo e la conquista di nuovi mercati e nuovi territori, non possiamo dimenticare la necessità di continuare ad aggiornare linguaggi, pratiche e contenuti, attraverso cui la cooperativa manifesta il suo essere impresa con le sue forti connotazioni sociali. La cooperativa nella sua crescita conferma la sua missione, non cambia i suoi principali obiettivi che restano quelli della valorizzazione del lavoro dei soci, della democrazia partecipata, dell’impegno sociale, ma deve tuttavia imparare a perseguirli con modalità più appropriate ai tempi, al mercato e alla sua natura.
Si tratta di sfide alte e decisive, ma si tratta anche però del nostro futuro. E sappiamo che possiamo farcela, forti del nostro passato, motivati e sempre disponibili al dialogo e al confronto, e soprattutto uniti. Buon lavoro a tutti e grazie per tutto ciò che ciascuno di voi, ne sono certa, metterà in campo ancora una volta.
Presidente, una domanda scontata ma necessaria: come sta andando ?
Il progetto di fusione tra Aurora e Domus era stato strutturato dettagliatamente e questo ha consentito di limitare le ovvie difficoltà che si incontrano quando si uniscono due realtà così importanti.
E’ un momento in cui tutta l’organizzazione sta lavorando tantissimo sia per affrontare le necessità quotidiane della nostra attività che per superare gli ostacoli che un processo di integrazione appena avviato comporta.
E’ sempre ostico modificare le prassi lavorative consolidate da parte di due organizzazioni per individuare un unico metodo, ma è l’obiettivo su cui ci stiamo impegnando maggiormente, con l’intenzione di raccogliere il meglio delle nostre singole esperienze.
Penso poi che difficoltà ed ostacoli, oltreché superabili, aiutino anche il consolidamento del gruppo di lavoro che, nel trattare le problematiche, ha la possibilità di incontrarsi e di conoscersi maggiormente.
Direi quindi che questi primi mesi sono stati senz’altro faticosi ma altrettanto gratificanti.
Quali sono gli aspetti della gestione ai quali si sta lavorando di più ?
Oltre al lavoro ordinario, caratterizzatosi tra l’altro per la partecipazione a numerose gare di appalto, stiamo lavorando in particolare su tre punti.
Il primo, come dicevo in precedenza, è l’integrazione tra tutte le figure professionali in precedenza operanti in Aurora ed in Domus ed il consolidamento complessivo dell’organizzazione.
Il secondo è la chiusura del bilancio 2009 e la stesura del budget di spesa 2010. Siamo di fronte ad una congiuntura socio-economica che sappiamo non esser facile, le risorse a disposizione degli Enti Pubblici scarseggiano ed inoltre il nostro bilancio dovrà tenere conto degli aumenti retributivi previsti dal nuovo contratto. E’ quindi necessario per garantire la solidità di Aurora Domus che le analisi economiche vengano fatte in modo esaustivo e dettagliato per poter orientare scelte ed investimenti.
Il terzo punto, fondamentale, è la messa a punto di tutte le strategie necessarie a creare un rapporto sinergico e produttivo con la Cooperativa Colser che insieme a noi compone il gruppo cooperativo paritetico Colser-Aurora-Domus.
Stiamo lavorando come gruppo cooperativo per far conoscere ai nostri clienti le grandissime potenzialità che il gruppo possiede.
Per Aurora Domus l’appartenenza al gruppo Cooperativo paritetico, presieduto da Cristina Bazzini, sarà fondamentale. Avremo infatti la possibilità di entrare in contatto con i numerosi clienti di Colser dislocati sull’intero territorio nazionale.
Questo non potrà che favorire le nostre possibilità di crescita e di espansione territoriale.
Come sono stati i riscontri riguardo alla fusione che hai avuto dai Clienti?
Senz’altro positivi. In tanti hanno constatato come fosse per noi importante realizzare l’operazione di fusione sia per saper fronteggiare adeguatamente il momento di crisi economica potendo proporre gestioni integrate che per affrontare l’agguerrita concorrenza presente nel mercato sociale che ritroviamo ad ogni gara di appalto.
Tanti clienti ci hanno poi detto che aspettavano che venisse presentata una nuova idea riconoscendo anche che ora ci sono le forze giuste al posto giusto.
Come valuti la nuova organizzazione?
Ritengo che possa essere vincente per la sua elevata specializzazione settoriale che consentirà alle persone di essere riconosciute per quello che meglio sanno fare fornendo loro anche la possibilità di conseguire una ulteriore crescita professionale.
La differenziazione tra le varie aree e la citata specializzazione consentirà inoltre, sempre attraverso il fondamentale ruolo di referenti e coordinatori, di arrivare più facilmente ai singoli soci, perseguendo la nostra intenzione di favorire il massimo coinvolgimento della base sociale nelle attività della cooperativa.
Tra i soci era presente il timore che dimensioni troppo grandi inficiassero i valori della cooperazione…….
Abbiamo valutato questo rischio e come dicevo predisposto una organizzazione che prevenisse e limitasse questa possibilità. I momenti di incontro che abbiamo costruito e che continueremo a proporre daranno modo di costruire un confronto aperto su questi temi.
Credo inoltre che i valori della cooperazione siano molto radicati sia nei soci che arrivano da Domus che in quelli che arrivano da Aurora e che questo sarà di grande aiuto nel tenere sempre presente quello che siamo e che dovremo essere.
Cosa ti senti di dire ai Soci che da poco ti conoscono come Presidente ed a quelli che già ti conoscevano ?
Che ognuno di loro è indispensabile nella partecipazione e nella crescita di Aurora Domus sia in termini di lavoro quotidiano che di contributo individuale e riconoscimento degli scopi sociali.
Finora abbiamo fatto diversi incontri con i referenti ed i coordinatori provenienti dalla Cooperativa Domus per conoscerli, accoglierli e favorire il loro inserimento.
Vorrei che da adesso non si parli più di ex Aurora ed ex Domus: siamo un’unica realtà e quindi a tutti indistintamente và il mio saluto ed il mio augurio di viversi positivamente e serenamente all’interno della Cooperativa Aurora Domus.